Ginepro bacche
Pubblicato da Paolo in Piante aromatiche · Venerdì 17 Nov 2023
Tags: Ginepro, bacche, pianta, arbusto, legnoso, sempreverde, foglie, aghiformi, appuntite
Tags: Ginepro, bacche, pianta, arbusto, legnoso, sempreverde, foglie, aghiformi, appuntite
Caratteristiche delle Bacche di Ginepro
La pianta del ginepro è un piccolo arbusto legnoso sempreverde, con foglie aghiformi e appuntite. Questo piccolo alberello, durante il periodo primaverile, produce fiori maschi di colore giallastro e fiori femminili che si presentano di colore verdastro, i quali si trasformano in piccole bacche sferiche carnose che assumono la colorazione blu/viola quando sono mature. Il Ginepro vive prevalentemente in ambienti di montagna, dalla bassa collina fino ai 1500 metri di quota. Qualche volta è possibile trovare questo arbusto anche in prossimità di zone in riva al mare.
Le bacche di Ginepro in cucina
Le Bacche di Ginepro, una volta raccolte nel periodo autunnale, vanno fatte essiccare al sole per essere rese commestibili. Il loro sapore è particolarmente acre e, per questo motivo, vengono utilizzate spesso per aumentare la sapidità durante l'affumicatura dei salumi, come prosciutto o speck. E' un'ottima spezia in grado di insaporire arrosti e stufati, così come può essere utilizzata per amplificare il gusto nella preparazione dei crauti. In cucina, però, il loro nome viene spesso accostato a quello dei liquori. Infatti, l'uso prevalente di questa particolare bacca è inerente alla produzione di alcolici, tra cui il gin (derivato dalla loro distillazione) e la grappa. Quest'ultima può essere anche prodotta artigianalmente lasciando le bacche di ginepro in infusione nell'alcool per diversi giorni ed aggiungendo, in seguito, uno sciroppo composto da acqua e zucchero. La salsa di ginepro, infine, è un condimento molto aromatico per la griglia o per condire il pesce marinato.
I benefici delle bacche di Ginepro
I principali benefici delle bacche di ginepro sulla salute umana riguardano le proprietà diuretiche possedute da questo frutto, che, sotto forma di infuso, è in grado di aiutare il corpo a liberarsi dalla ritenzione idrica e favorisce lo smaltimento naturale di acido urico. Le bacche possiedono anche proprietà antivirali, antibatteriche e antisettiche, apportando benefici in caso di infezioni del tratto urinario. La masticazione di qualche bacca di ginepro dopo pranzo o cena aiuta la digestione. Infusi, tisane e the a base di bacche di ginepro, infine, sono molto benefiche per sedare la tosse.
Profilo nutrizionale
L'olio essenziale derivato dalle bacche di Ginepro si compone di pinene, terpineoloo e canfene. Zuccheri, acidi organici, limonene ed acidi quali l'acido malico, l'acido ossalico e resine sono presenti nel frutto essiccato. Inoltre, il ginepro contiene anche tannini, flavonoidi ed antociani in buone percentuali.
Storia e geografia delle bacche di Ginepro
L'etimologia del Ginepro pare risalire al termine celtico "gen", che significa cespuglio, e "prus", che invece deriva dal latino, e significa aspro, per via del sapore caratteristico di questo frutto utilizzato fin dall'antichità. Le origini di questa pianta sono, infatti, molto remote: sia i Greci che i Romani le utilizzavano come spezia in sostituzione del pepe e pare che avessero proprietà magiche in grado di allontanare gli spiriti maligni. Inoltre, la medicina popolare ha sempre utilizzato queste bacche come rimedio per la cura di vari disturbi come l'influenza stagionale.
La pianta del ginepro è un piccolo arbusto legnoso sempreverde, con foglie aghiformi e appuntite. Questo piccolo alberello, durante il periodo primaverile, produce fiori maschi di colore giallastro e fiori femminili che si presentano di colore verdastro, i quali si trasformano in piccole bacche sferiche carnose che assumono la colorazione blu/viola quando sono mature. Il Ginepro vive prevalentemente in ambienti di montagna, dalla bassa collina fino ai 1500 metri di quota. Qualche volta è possibile trovare questo arbusto anche in prossimità di zone in riva al mare.
Le bacche di Ginepro in cucina
Le Bacche di Ginepro, una volta raccolte nel periodo autunnale, vanno fatte essiccare al sole per essere rese commestibili. Il loro sapore è particolarmente acre e, per questo motivo, vengono utilizzate spesso per aumentare la sapidità durante l'affumicatura dei salumi, come prosciutto o speck. E' un'ottima spezia in grado di insaporire arrosti e stufati, così come può essere utilizzata per amplificare il gusto nella preparazione dei crauti. In cucina, però, il loro nome viene spesso accostato a quello dei liquori. Infatti, l'uso prevalente di questa particolare bacca è inerente alla produzione di alcolici, tra cui il gin (derivato dalla loro distillazione) e la grappa. Quest'ultima può essere anche prodotta artigianalmente lasciando le bacche di ginepro in infusione nell'alcool per diversi giorni ed aggiungendo, in seguito, uno sciroppo composto da acqua e zucchero. La salsa di ginepro, infine, è un condimento molto aromatico per la griglia o per condire il pesce marinato.
I benefici delle bacche di Ginepro
I principali benefici delle bacche di ginepro sulla salute umana riguardano le proprietà diuretiche possedute da questo frutto, che, sotto forma di infuso, è in grado di aiutare il corpo a liberarsi dalla ritenzione idrica e favorisce lo smaltimento naturale di acido urico. Le bacche possiedono anche proprietà antivirali, antibatteriche e antisettiche, apportando benefici in caso di infezioni del tratto urinario. La masticazione di qualche bacca di ginepro dopo pranzo o cena aiuta la digestione. Infusi, tisane e the a base di bacche di ginepro, infine, sono molto benefiche per sedare la tosse.
Profilo nutrizionale
L'olio essenziale derivato dalle bacche di Ginepro si compone di pinene, terpineoloo e canfene. Zuccheri, acidi organici, limonene ed acidi quali l'acido malico, l'acido ossalico e resine sono presenti nel frutto essiccato. Inoltre, il ginepro contiene anche tannini, flavonoidi ed antociani in buone percentuali.
Storia e geografia delle bacche di Ginepro
L'etimologia del Ginepro pare risalire al termine celtico "gen", che significa cespuglio, e "prus", che invece deriva dal latino, e significa aspro, per via del sapore caratteristico di questo frutto utilizzato fin dall'antichità. Le origini di questa pianta sono, infatti, molto remote: sia i Greci che i Romani le utilizzavano come spezia in sostituzione del pepe e pare che avessero proprietà magiche in grado di allontanare gli spiriti maligni. Inoltre, la medicina popolare ha sempre utilizzato queste bacche come rimedio per la cura di vari disturbi come l'influenza stagionale.
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