Pepe verde
Pubblicato da Paolo in Piante aromatiche · Domenica 29 Ott 2023
Tags: Il, Blog, di, Droghe, Palma, Pepe, verde, pepe, verde, disidratato, sapore, dolce, fortemente, aromatico, erbaceo, piccante
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Caratteristiche del pepe verde
Il pepe verde disidratato è una spezia dal sapore dolce, fortemente aromatico, erbaceo e piccante al punto giusto, in grado di impreziosire tantissime pietanze; le bacche, ottenute dal frutto ancora acerbo della pianta Piper nigrum, possono essere essiccate, conservate in salamoia oppure sott'aceto.
Per mantenere il suo tipico colore verde, durante il processo di essiccazione, viene sottoposto ad un trattamento con diossido di zolfo.
Il Piper nigrum, arbusto originario dell'India meridionale, è coltivato soprattutto nelle zone tropicali dell'Asia, ma anche dell'Africa e dell'America; pare che la varietà più pregiata provenga dal Madagascar.
Utilizzo del pepe verde in cucina
Il pepe verde disidratato, grazie al suo sapore gradevolmente dolce e aromatico, si presta ad insaporire una gran varietà di pietanze, sia dolci che salate.
Il suo carattere piccante è in grado di esaltare piatti a base di pesce e di carne, come il gustosissimo filetto di manzo al pepe verde, ma anche di insaporire brodi, minestre e salse.
Il suo sapore viene valorizzato in combinazione con altre spezie, come la noce moscata, dal gusto dolce e distinto, il fragrante coriandolo o il ginepro. Mischiato a pepe bianco, rosa, nero e al pimento, dà origine al pepe creola, un ottimo mix per aromatizzare carne e pesce.
Il pepe verde tende a perdere la sua fragranza in seguito ad evaporazione, pertanto, per conservarne più a lungo l'aroma, si consiglia di conservarlo in ambiente fresco, asciutto e con scarsa illuminazione, in quanto l'esposizione alla luce ha effetti deleteri sulla piperina.
Proprietà benefiche del pepe verde
Le sostanze che conferiscono al pepe verde il caratteristico gusto piccante, in particolar modo la piperina, donano inoltre alla spezia riconosciute proprietà stimolanti sul sistema nervoso e gastrico. Il pepe verde disidratato è in grado infatti di stimolare la secrezione dei succhi gastrici, favorendo in tal modo la digestione; è però controindicato in caso malattie dello stomaco, come gastrite, ulcera e reflusso gastroesofageo, perché possono irritare ulteriormente le pareti gastriche.
Ricca fonte di potassio e calcio, gli vengono inoltre attribuite virtù antipiretiche ed è considerato un efficace antibatterico naturale.
Similmente al peperoncino, esplica un'azione antidolorifica e revulsiva, ovvero è in grado di alleviare gli stati infiammatori negli strati epidermici più profondi grazie al richiamo del sangue in superficie, dove provoca una lieve irritazione.
Cenni di storia del pepe verde
Il pepe, originario dell'India meridionale, venne successivamente introdotto in Occidente dove ebbe grande successo sia in ambito medico, per le sue virtù curative, che culinario: si narra, infatti, che fosse particolarmente gradito nella cucina romana d'élite. Il suo costo era molto elevato, grazie soprattutto alla capacità di conservarsi a lungo. Per questo veniva anche utilizzato come moneta di scambio e per pagare i tributi.
Oggi, in Occidente trovano maggior utilizzo il pepe nero e bianco, che si distinguono solo per il diverso grado di maturazione e di lavorazione, mentre il pepe verde disidratato è largamente impiegato nella cucina thailandese.
Il pepe verde disidratato è una spezia dal sapore dolce, fortemente aromatico, erbaceo e piccante al punto giusto, in grado di impreziosire tantissime pietanze; le bacche, ottenute dal frutto ancora acerbo della pianta Piper nigrum, possono essere essiccate, conservate in salamoia oppure sott'aceto.
Per mantenere il suo tipico colore verde, durante il processo di essiccazione, viene sottoposto ad un trattamento con diossido di zolfo.
Il Piper nigrum, arbusto originario dell'India meridionale, è coltivato soprattutto nelle zone tropicali dell'Asia, ma anche dell'Africa e dell'America; pare che la varietà più pregiata provenga dal Madagascar.
Utilizzo del pepe verde in cucina
Il pepe verde disidratato, grazie al suo sapore gradevolmente dolce e aromatico, si presta ad insaporire una gran varietà di pietanze, sia dolci che salate.
Il suo carattere piccante è in grado di esaltare piatti a base di pesce e di carne, come il gustosissimo filetto di manzo al pepe verde, ma anche di insaporire brodi, minestre e salse.
Il suo sapore viene valorizzato in combinazione con altre spezie, come la noce moscata, dal gusto dolce e distinto, il fragrante coriandolo o il ginepro. Mischiato a pepe bianco, rosa, nero e al pimento, dà origine al pepe creola, un ottimo mix per aromatizzare carne e pesce.
Il pepe verde tende a perdere la sua fragranza in seguito ad evaporazione, pertanto, per conservarne più a lungo l'aroma, si consiglia di conservarlo in ambiente fresco, asciutto e con scarsa illuminazione, in quanto l'esposizione alla luce ha effetti deleteri sulla piperina.
Proprietà benefiche del pepe verde
Le sostanze che conferiscono al pepe verde il caratteristico gusto piccante, in particolar modo la piperina, donano inoltre alla spezia riconosciute proprietà stimolanti sul sistema nervoso e gastrico. Il pepe verde disidratato è in grado infatti di stimolare la secrezione dei succhi gastrici, favorendo in tal modo la digestione; è però controindicato in caso malattie dello stomaco, come gastrite, ulcera e reflusso gastroesofageo, perché possono irritare ulteriormente le pareti gastriche.
Ricca fonte di potassio e calcio, gli vengono inoltre attribuite virtù antipiretiche ed è considerato un efficace antibatterico naturale.
Similmente al peperoncino, esplica un'azione antidolorifica e revulsiva, ovvero è in grado di alleviare gli stati infiammatori negli strati epidermici più profondi grazie al richiamo del sangue in superficie, dove provoca una lieve irritazione.
Cenni di storia del pepe verde
Il pepe, originario dell'India meridionale, venne successivamente introdotto in Occidente dove ebbe grande successo sia in ambito medico, per le sue virtù curative, che culinario: si narra, infatti, che fosse particolarmente gradito nella cucina romana d'élite. Il suo costo era molto elevato, grazie soprattutto alla capacità di conservarsi a lungo. Per questo veniva anche utilizzato come moneta di scambio e per pagare i tributi.
Oggi, in Occidente trovano maggior utilizzo il pepe nero e bianco, che si distinguono solo per il diverso grado di maturazione e di lavorazione, mentre il pepe verde disidratato è largamente impiegato nella cucina thailandese.
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